COPYRIGHT NEL DIGITALE: FACCIAMO CHIAREZZA

Data pubblicazione: 23/02/2025
Categoria: Cyber Law

Per quanto riguarda la pubblicazione di immagini o foto in rete, l'art. 90 della Legge sul diritto d'autore prevede che ogni foto deve indicare: il nome del fotografo (o della ditta da cui il fotografo dipende o del committente), l'anno di produzione della fotografia, nonchè il nominativo dell'opera fotografata.

Qualora queste indicazioni manchino, la riproduzione dell'immagine si considera lecita e non sono dovuti i compensi all'autore, a meno che quest'ultimo non riesca a provare la mala fede dell'utilizzatore. Prova estremamente difficile, a maggior ragione se queste informazioni non siano presenti neanche sul sito da cui l'immagine viene prelevata. In tal caso, appare logico desumere che l'autore voglia rendere l'immagine, comunque coperta da copyright, libera e quindi fruibile da chiunque.

Cosa diversa è il ritratto di un personaggio pubblico, la cui immagine non può essere utilizzata senza il suo consenso, se non per fini meramente informativi.

Quanto alla materia della condivisione di file video, giova ricordare come, secondo l'orientamento ormai consolidato della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, condividere o linkare contenuti altrui su internet attraverso il proprio sito non rappresenta violazione di copyright, risultando pienamente legittimo. Questo, comunque, a patto che il sito di condivisione risulti libero (ossia non criptato, mediante password o codici di accesso) ed assolutamente gratuito.

La Corte di Giustizia Europea ha esteso detto principio anche in materia di embedding, consistente nel prelevare il codice “embed” di un video altrui (per esempio, presente su Youtube) per metterlo sul proprio sito. In pratica, mediante tale attività il video verrà incorporato direttamente sulla piattaforma utilizzatrice, a differenza del linking, che consiste in un mero collegamento (richiamo) al sito web originario, dove si trova il materiale da condividere.

Secondo le più recenti pronunce della Corte UE, infatti, l'embedding non viola le norme sul diritto d'autore quando ad essere incorporato risulti un video già pubblico. Ciò sulla base del presupposto che lo stesso autore, nel rendere il video accessibile a chiunque (attraverso un altro sito), decide di divulgarlo, consentendo, pertanto, a chiunque di poterne fruire liberamente.

In conclusione, condizione essenziale affinché non vi sia violazione di copyright è che l'attività di embedding (al pari di quella di linking) riguardi video messi a disposizione della massa indistinta di utenti di Internet, senza alcuna limitazione di accesso.

Avv. Michele Accettella

© RIPRODUZIONE RISERVATA 2024

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